La sentenza n. 20494 del 24 giugno 2022 delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione ha segnato un cambiamento significativo nella giurisprudenza riguardante l’assegno divorzile. Questo intervento si è reso necessario per dirimere un importante contrasto sulla sorte del processo di divorzio in caso di morte di uno dei coniugi durante la causa.

Situazione Giuridica Precedente

In precedenza, la giurisprudenza prevalente sosteneva che la morte di uno dei coniugi durante il processo di divorzio portasse automaticamente alla cessazione della materia del contendere, in particolare per quanto riguarda la questione dell’assegno divorzile. Si riteneva che l’obbligazione di mantenimento fosse strettamente personale e non trasmissibile agli eredi, comportando così la chiusura del procedimento senza possibilità di ulteriori sviluppi da parte del coniuge superstite.

Nuovo Principio Stabilito dalla Cassazione

La nuova pronuncia delle Sezioni Unite ha introdotto un principio innovativo: se una sentenza parziale di divorzio è già stata pronunciata riguardo allo status dei coniugi, la morte di uno di essi non comporta l’impossibilità di continuare la causa. In tal caso, il giudizio può proseguire nei confronti degli eredi del coniuge deceduto, per accertare se l’assegno divorzile fosse dovuto fino al momento della morte.

Implicazioni della Sentenza

Questo cambiamento rappresenta una tutela rafforzata per il coniuge economicamente più debole, che può ora far valere il proprio diritto all’assegno divorzile anche dopo il decesso dell’ex coniuge. Tuttavia, è fondamentale notare che il diritto all’assegno divorzile è trasmissibile agli eredi solo per le somme maturate fino alla data della morte, senza continuità dell’obbligo oltre quel momento.

Conclusioni

La sentenza n. 20494/2022 della Corte di Cassazione rappresenta un’importante evoluzione nella materia dell’assegno divorzile. Essa amplia il concetto di obbligazione e consente di avanzare pretese economiche anche nei confronti dell’eredità del coniuge defunto. Questa novità giuridica enfatizza l’importanza del principio compensativo che sottende all’assegno divorzile, mirato a garantire un equo bilanciamento delle posizioni economiche tra i coniugi, anche dopo la conclusione del matrimonio.

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